La pesca eccessiva sottrae risorse ai paesi poveri
Sintesi tratta dal report del WWF. Per approfondire, trovi il link alla fine.
Un futuro incerto per i paesi in via di sviluppo
Entro il 2050, milioni di persone nei paesi in via di sviluppo potrebbero perdere l’accesso al pesce come risorsa essenziale per la loro alimentazione. Oggi, il 61% delle esportazioni globali di pesce proviene da questi paesi ed è destinato principalmente ai mercati dei paesi industrializzati, nonostante il pesce sia vitale per le comunità locali, sia come cibo che come fonte di reddito.
Una gestione sostenibile è fondamentale
Secondo il report “Fishing for proteins” del WWF:
- Una migliore gestione della pesca è indispensabile per mantenere gli stock ittici e garantire risorse a una popolazione in crescita.
- La pesca illegale deve essere combattuta: È necessario un controllo rigoroso per evitare il depauperamento degli ecosistemi marini.
L’impatto sui paesi poveri
Senza una redistribuzione più equa del consumo di pesce, le risorse ittiche rischiano di essere destinate ai paesi ricchi, privando le comunità vulnerabili di una risorsa essenziale. Oggi, circa 800 milioni di persone dipendono dalla pesca per il loro sostentamento.
Cosa si può fare?
- Azioni politiche: Il WWF sollecita i leader europei a intensificare gli sforzi per migliorare la gestione della pesca e combattere la pesca illegale.
- Consumo responsabile: I consumatori possono fare la differenza scegliendo prodotti ittici sostenibili e limitando il consumo di pesce a occasioni speciali.
Sensibilizzazione in Europa
La campagna Fish Forward del WWF, co-finanziata dall’Unione Europea, mira a sensibilizzare i consumatori sull’impatto ambientale, sociale ed economico del consumo di pesce, promuovendo scelte più responsabili per proteggere il futuro delle comunità nei paesi in via di sviluppo.
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